L’Oasi Le Foppe sostiene una ricca popolazione di invertebrati. Più facili da osservare nella visita occasionale sono le farfalle diurne (17 sono le specie già censite), gli odonati (libellule e damigelle, tra i quali anche la grande Aeshna cyanea) e imenotteri.Altri ordini di insetti sono presenti in gran numero. Tra i ditteri, le zanzare rappresentano la principale controindicazione alle visite nelle calde giornate estive.
Se può essere a volte sgradita al visitatore, la ricchezza di invertebrati, oltre a quella di semi e frutti, attira numerosi uccelli. Tra nidificanti, svernanti e di passo se ne contano più di cento specie. Tra di essi, anche rapaci diurni (sparviere) e notturni (allocco). Notevole la presenza di picchi nidificanti: picchio rosso maggiore, picchio verde e torcicollo. Si badi che l’area è poco attraente per gli uccelli tipicamente acquatici, mentre risulta molto più importante per i passeriformi. L’avifauna è stata ampiamente studiata e chi è interessato può consultare la Guida agli uccelli delle Foppe Radaelli.pdf. Una campagna di inanellamento a scopo scientifico condotta da Mario Caffi è stata iniziata nel 2007 ed attualmente è ancora in corso.
Gli anfibi comprendono rospo comune, rane verdi, raganelle, rane dalmatine e tritoni. Tra i rettili ricordiamo biacco, natrice dal collare, saettone e ramarro. Alcuni stagni ospitano una specie aliena, la tartaruga palustre americana Trachemys scripta.
Per le loro abitudini prettamente notturne, i mammiferi sono difficilmente osservabili nell’Oasi. I numerosi piccoli roditori sono predati da donnola, faina e volpe, la cui presenza è accertata o per osservazione diretta o per le tracce lasciate. L’Oasi è frequentata occasionalmente anche dal tasso, presente nei dintorni. Il moscardino viene spesso osservato durante il controllo dei nidi artificiali. Sono presenti pipistrelli e, ovviamente, il riccio europeo.